ABBANDONO E FIDUCIA

Non tutti i bambini della Casa d’Accoglienza hanno perso entrambi i genitori. Alcuni di loro hanno conosciuto le loro famiglie d’origine.

Con loro hanno passato i primi anni di vita. Anche se alcune volte con uno solo dei due genitori.

Hanno conosciuto gli adulti, coloro che dovevano crescerli e proteggerli come coloro che li hanno lasciati. Talvolta hanno lasciato che crescessero da soli anche quando erano con loro.

E’ questa una ferita, profonda e viva, che ha li segnati profondamente. Difficile e dolorosa da rimarginare.

Una ferita che ha lasciato i segni sul corpo passando per le emozioni, i sentimenti, la fiducia disattesa, il bisogno negato.

Emozioni che si esprimono nel corpo, il teatro delle loro rappresentazioni. Che noi possiamo ascoltare attraverso il loro comportamento.

Comportamenti che da una parte prova disperatamente ad abbeverarsi di nuovo alla speranza, al presente, dall’altro non trovano spazio per poter lasciarsi alle spalle il bagaglio di dolore.

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Ed ecco che comportamenti violenti o di rifiuto dell’adulto o delle attività proposte, come a volte anche della scuola, si accompagnano a momenti dove la loro intelligenza e il loro desiderio riescono a calmare l’urlo della rabbia, dell’ingiustizia subita. E sanno stare con gli altri, partecipare e apprendere a scuola.

Ovviamente se con i coetanei appare più facile relazionarsi, con gli adulti, quelli che appartengono al gruppo che li ha abbandonati, non li ha voluti e li ha rifiutati questo è più difficile.

Difficile essere morsicato da una cane e aver ancora fiducia in lui. Non esserne diffidente.

E’ la storia di Jerry che è stato con la madre fino a quando aveva 9 anni. Oggi ne ha 16. Ed è stato accolto nella Casa, anche se i primi tempi non in maniera stabile, quando di anni ne aveva 13.

Per 5 anni è stato accolto da una famiglia che lo accolto dopo che la madre gli ha chiesto di portarselo via. Era sostanzialmente abbandonato a sé stesso. E da allora la madre non è più andata a trovarlo. Pare che oggi si sia trasferita a Santo Domingo con un altro figlio.

E’ anche il caso di Julio. Accolto nella casa a novembre 2012 e da allora non ha più rincontrato la sua famiglia. All’epoca aveva 10 anni.

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